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Mercoledì 08 Luglio 2020
Muore Lelio Luttazzi, il re dello swing italiano

L'8 luglio 2010 muore a Trieste nella sua casa Lelio Luttazzi re dello swing italiano Il maestro e compositore  soffriva da tempo di una neuropatia. Luttazzi nasce il 27 aprile 1923 a Trieste ed è uno dei personaggi di maggior successo della canzone italiana degli anni '50 e '60 ma soprattutto un protagonista della televisione, dell'epoca d'oro di Studio Uno, della radio e del cinema. Tra i primi a inserire nella canzone italiana le strutture del jazz, un modo di comporre 'swingato' che ha il suo primo esempio in "Muleta mia", una canzone scritta per Teddy Reno. Ma, rimanendo nell'ambito musicale, i titoli delle composizioni di Luttazzi comprendono "Una zebra a pois", cantata da Mina, "Il giovanotto matto", il classico di Ernesto Bonino, "Il favoloso Gershwin", "Promesse di marinaio" fino a quella che rimane la sua interpretazione più famosa e nostalgica, "El can de Trieste". Luttazzi cresce  nella stagione in cui nascono la radio e la televisione moderne e, come tanti altri suoi colleghi, inizia la sua carriera nella rivista teatrale dove scrive le musiche soprattutto per i testi di Scarnicci e Tarabusi come 'Barbanera bel tempo si spera' con Ugo Tognazzi ed Elena Giusti, "Tutte donne meno io" con Macario e Carla Del Poggio nella quale è inserita la celebre "Souvenir d'Italie". Luttazzi appartiene a quella figura tipica della televisione, del musicista con capacità comiche ed intrattenitore, un ruolo che lo porta a condurre programmi come "Ieri e Oggi", "Studio Uno", "Il Paroliere". Probabilmente l'apice della popolarità lo tocca grazie a "Hit Parade" uno dei più longevi programmi radiofonici, uno dei primi esempi italiani di trasmissione dedicata alle classifiche trattate con lo spirito del varietà. L'annuncio con il titolo dilatato ('Hiiiiiit Parade!!) come in uno spettacolo di Broadway rimane nella memoria del pubblico italiano che segue la radio negli anni '60-'70.

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